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SOGNI E PLENILUNIO - 2012 - 100x120

testi critici

Giuseppe Amoroso De Respinis: l'Artista degli Stati d'Animo

 

di Martina Anna BUFFA

Se “vedere” si riduce a mero atto anatomicamente e fisiologicamente involontario, “osservare” cela dentro di sé un significato più profondo: comprende al suo interno il guardare, ma significa anche soffermarsi oltre, interpretare, immaginare ma, soprattutto, comprendere.


Davanti all'Arte (e metto senza paura la lettera maiuscola) di Giuseppe Amoroso De Respinis non ci si può sicuramente ridurre solo a guardare, ma addirittura osservare ci diventa più naturale. Sarà forse “colpa” dell'esplosione di colori che ci cattura, oppure delle forme astratte che ci stimolano ad immaginare un significato definito, per immedesimarci e comprendere ciò che l'artista ha provato nel plasmare l'opera e ciò che cercava di comunicarci con essa.


Il significato della sua Arte sta tutto dietro il titolo che l'Artista stesso ha deciso di associarvi: “L'Arte degli stati d'animo”. Non potrei mai neanche lontanamente cercare di interpretare le sue opere ad una ad una, perché significherebbe violare nel profondo il significato di “stato d'animo”, il quale è puramente soggettivo e unico per chiunque si ritrovi davanti ad uno dei suoi meravigliosi quadri.

 

Ciò che si può però senza dubbio dire, è che l'Astrattismo che lui maggiormente predilige nella stesura dei suoi quadri, non perde mai di senso: si individua sempre un filo conduttore che viene ancora più naturale comprendere quando le figure adottate, le stupefacenti cascate di luce e colore, sono accompagnate da oggetti reali e verosimili. Personalmente credo che sia anche il momento in cui la produzione dell'Artista raggiunge il suo massimo livello.

In questi casi Giuseppe - e lo chiamo per nome perchè l'Artista è in primis un amico dell'Osservatore, dal momento che vuole comunicargli il suo “stato d'animo” ed innescarne un altro nell'osservatore stesso – ci fornisce un ponte, un passaggio tra mondo reale e mondo immaginario, che sono in fondo due facce della stessa medaglia.

Così ci svela anche, a dispetto di ciò che pensiamo tutti, che queste due realtà (perché anche il mondo immaginario lo è, dal momento che possiamo pensarlo e figurarcelo nella mente proprio come qualcosa di contingente) possono convivere, pur essendo spesso in guerra tra loro. La cosa che prima non sapevamo e che scopriamo osservando i suoi quadri, è che spesso danno vita ad una guerra formidabile, le cui uniche armi utilizzate sono veri e propri proiettili di colore.


Arthur Conan Doyle diceva che “il tocco supremo dell'Artista è sapere quando fermarsi”: Giuseppe lo sa fare ogni volta al punto giusto, creando sempre una trama nuova, in bilico su quell'instabilità che non è mai né troppa, né troppo poca.
Qual è il regalo che ci fa con la sua Arte? In un mondo che vediamo ogni giorno sempre più “bianco e nero”, lui ci ricorda che esiste ancora un modo, una speranza di vederne le incommensurabili sfumature di colore e che, questa, è alla portata di tutti noi.

Copyright © 2021 www.gamorosoart.it by Giuseppe Amoroso De Respinis

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