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testi critici
Giuseppe Amoroso De Respinis: giovane artista di indubbie qualità
di Leo STROZZIERI
Giovane artista di indubbie qualità, Giuseppe Amoroso De Respinis mostra una conoscenza invidiabile delle avanguardie e delle neoavanguardie i cui stilemi recepisce nelle sue opere a tema soprattutto paesaggistico, così come in quelle a carattere sacro.
Ci si riferisce in particolare al dinamismo segnico proprio del movimento futurista e ancor più all’uso magmatico del colore gettato sulla tela con violenza espressionistica e secondo i canoni della poetica informale. Ecco, tendenzialmente la sua pittura è fortemente condizionata dall’Art Autre, anche se la componente iconica è ben evidente. Proprio l’interesse per la realtà esterna viene coniugata con il magma del suo mondo interiore, quasi a formare una sintesi/simbiosi tra il proprio io e il mondo circostante.
Fondamentale comunque sono per lui i valori estetici e formali, segno di una cultura classica ben introiettata nella mente. Molto determinante per le sue visioni il colore sempre energetico e pieno di pathos con dei frequenti sussulti di luce che attivano un andirivieni tra la stasi della struttura e il movimento delle linee.
Amoroso è anche un eccellente ceramista, allievo del noto maestro avellinese Augusto Ambrosone che recentemente ha scritto una lucida testimonianza critica per il suo allievo pubblicata in un elegante sua monografia. Si faceva cenno al tema sacro affrontato a più riprese dal giovane artista.
Trattasi di opere che nulla hanno a che fare con il devozionale o con le tradizioni popolari assai diffuse nel meridione d’Italia. Al contrario è evidente soprattutto nelle Crocifissioni la solidità biblica delle scene sacre rappresentate con intimo sentire e con sobria consistenza luministica e cromatica.
